La roulette ha origini antichissime. Addirittura un antenato della “piccola ruota” risale ai tempi degli antichi romani, quando i legionari usavano come rudimentale roulette uno scudo, che facevano girare sulla punta di una lancia.
L’invenzione moderna è dovuta allo studioso transalpino Blaise Pascal che, nel 1657 inventa il meccanismo della roulette studiando i moti perpetui.
Il gioco che conosciamo noi nasce propriamente nel 1796 a Parigi, quando la roulette comincia a fare la sua presenza nelle sale da gioco della capitale francese.
Inizialmente venne usata anche nei monasteri per combattere la noia. La roulette veniva già considerata un gioco intelligente e a tratti misterioso.
Nel 1810 i francesi esportarono la roulette in America, che subito la fece propria modificandone una caratteristica.
Venne introdotto un numero in più nel cilindro: il doppio zero. Nacque quella che oggi chiamiamo roulette americana.
In quel periodo anche in Francia veniva usata la variante con il doppio zero, ma i fratelli Louis e Francois Blanc, che dirigevano una sala da gioco a Bad Homburg in Germania, per vincere la concorrenza ed attirare il maggior numero di clienti decisero di togliere il doppio zero dal cilindro.
Il successo fu strepitoso e tutte le altre case da gioco furono costrette ad applicare lo stesso sistema, che è quello tramandato fino ad oggi, almeno in Europa.
Francois Blanc venne poi chiamato dal principe Carlo terzo di Monaco, che gli diede in gestione il casinò del principato per 50 anni.
Lo sperone roccioso dove Blanc fece costruire il nuovo casinò venne battezzato “Montecarlo” in onore del principe, ed oggi tutti noi conosciamo o abbiamo quantomeno sentito nominare il casinò di Montecarlo.
Sicuramente parte del successo di questa casa da gioco è dovuta alla roulette, che oggi si trova in tutti i casinò del mondo.